Le autorità Usa hanno finalmente arrestato Konstantin Ignatov, fondatore dell’azienda bulgara ONECOIN che, grazie a uno schema piramidale, avrebbe truffato tre milioni di persone e, generato 2,5 miliardi di dollari di profitti. Le forze dell’ordine stanno cercando anche la sorella Ruja Ignatova: i due rischiano fino a 85 anni di carcere. Fra il 2014 e il 2016 la società avrebbe generato 2,5 miliardi di dollari di profitti. Una parte di questo denaro, circa 400 milioni di dollari, sarebbe poi stata riciclata da una terza persona, Mark Scott (indagato), e dirottato in diverse banche fra le isole Cayman e l’Irlanda. Se giudicati colpevoli, i creatori di questo schema Ponzi rischiano dai 20 agli 85 anni di carcere. Secondo quanto ricostruito dal procuratore di New York, i leader di Onecoin avrebbero mentito spudoratamente agli investitori per gonfiare illecitamente il valore della valuta, passata a 50 centesimi a 30 Euro. Il sistema è semplice e, ricorda quello del marketing multi-livello: gli utenti che convincono altre persone ad acquistare Onecoin ottengono una commissione e, la promessa di salire di livello nella piramide. Onecoin si è fatta conoscere anche grazie ad una grandissima pubblicità su Facebook: prestiamo attenzione a chi promette soldi facili senza rischi.