Il peggior nemico dell’investitore? Se stesso

Per Graham, è l’investitore il problema. Gli fa eco Warren Buffet “i mercati finanziari sono un formidabile strumento per trasferire ricchezza dagli impazienti ai pazienti”. Per Paul Samuelson “investire significa aspettare che l’erba cresca: se volete emozioni, andate a Las Vegas”. Perché queste citazioni? Perché è ormai chiaro a tutti che il mercato tentenna, oscilla, traballa…mentre cresce”, premiando chi persegue gli obiettivi di vita (pensione, capitale per i figli, emergenze, acquisto casa ecc…) in un adeguato orizzonte temporale. Come detto altre volte, Time, non market timing, cioè il tentativo di indovinare il momento migliore per entrare ed uscire dai mercati. A fronte infatti di quella che dovrebbe essere una pianificazione per obiettivi, la brusca correzione dei mercati ha spinto molti risparmiatori a s-vendere, favorendo chi contestualmente ha acquistato a prezzi bassi, godendosi il successivo rialzo; ed ha determinato una vera caccia all’oro. Secondo i dati forniti dalle banche di investimento americane ed europee, moltissimi hanno utilizzato i sussidi ricevuti nel periodo del lockdown per fare operazioni speculative, generando una vera e propria esplosione dei volumi del trading on line ed alimentando, in molti casi, storie di business tutte da dimostrare. Può essere giustificata la crescita di TESLA, che promuove la transizione verso il consumo di energia sostenibile, con auto elettriche, pannelli fotovoltaici e soluzioni energetiche rinnovabili, con un business tangibile, anche se oggi capitalizza più di GM, Ford, Fiat, Ferrari e ChrylserDaimler… tutte insieme; non quella di NIKOLA (+ 600% da inizio pandemia), solo per l’intenzione di produrre un camion all’idrogeno: non ne ha ancora prodotto uno ed oggi capitalizza come Ford!! E, non è l’unico caso oggi presente sul mercato. I risparmiatori hanno la tendenza a dimenticare i propri errori ed a riproporli nella stessa identica maniera tempo dopo, pronti ad inveire contro il mercato azionario, nel caso subiscano perdite a causa di questi comportamenti. Avete mantenuto a bada le emozioni, durante questi mesi particolarmente volatili, fedeli alla vostra pianificazione per obiettivi? Avete s-venduto, favorendo chi ha comprato sui ribassi? Avete cominciato a fare trading, come degli esperti speculatori, fino al prossimo storno? Avete indovinato il momento migliore per entrare ed uscire dai mercati? Avete diversificato efficientemente o, scelto il titolo migliore? Investire è semplice, ma non è facile. Sono gli obiettivi a fare la differenza. Non i mercati. Meglio chiedere ad un consulente, non credete?

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antonio bellecci

Sono un architetto delle scelte La mia mission: scoprire il tuo perché

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