
Lui è Peter Lynch, famoso gestore del Fidelity Magellan Fund che ottenne performances stellari con il suo fondo. Eppure, oltre la metà dei suoi clienti, persero soldi, invece di guadagnarli, per atteggiamenti dettati da emotività e, non da razionalità. Avevo affrontato l’argomento già il 5 marzo di quest’anno, proprio all’inizio della crisi causata dal covid (https://antoniobellecci.com/2020/03/05/market-timing-come-perdere-danaro-investendo-in-un-fondo-di-successo/). Nulla di predittivo in quella fase (nessuno ha la palla di vetro), solo ricordare che i momenti di crisi fanno parte della crescita dei mercati e, come tali vanno affrontati. Suggerivo piuttosto di adottare comportamenti “performanti”, cioè comprare sui ribassi. Nonostante si dia tanto risalto alla pianificazione di progetti di investimento secondo precisi obiettivi di vita, sono le emozioni e l’ego i peggiori nemici dell’investitore. L’emotività ha spesso il sopravvento sulla razionalità. Ed è in quei momenti che serve maggiormente un consulente. Momenti dove il cliente vede tutto nero “qui scende tutto…perdo tutto…questa volta è diverso…meglio uscire finché si è in tempo e, rientrare quando tutto si è normalizzato”. Come se esistesse qualcuno in grado di dirci “prima” il momento esatto in cui “tutto riparte”. Casualmente, non lo troverete mai da nessuna parte. Anche in questa ultima crisi, nessuno ha suggerito il 24 marzo 2020, il giorno successivo al minimo toccato dallo S&P 500, “adesso puntate tutto”. Perché, non è il market timing, cioè il famoso momento migliore per entrare o uscire dal mercato, che determina la performances dei nostri investimenti. E’, semplicemente, il mercato a generarli. Lo diciamo in tutte le lingue, eppure, sembra si voglia trovare sempre una spiegazione differente. Forse per dar credito ai famosi guru che si nascondono in ogni angolo del web o, della strada? O, perché “io non ho bisogno di nessuno: faccio da me”? “Ascolto il mio amico, lui si che ne capisce, non il consulente?!?” Oggi, 20 ottobre 2020, ritorna forte il dubbio: “abbiamo recuperato, stiamo guadagnando, non è meglio uscire ed aspettare?”. Può essere una buona idea….e, aspettare cosa? La stella cometa che ci indichi la strada? Che si decida il nuovo presidente americano o, il vaccino anti covid? Che il governo risani il ns deficit o, che il Sassuolo vinca lo scudetto? Possibile che la storia non insegni ai risparmiatori a controllare le proprie emozioni? Possibile che la storia non ci permetta di accettare, con fiducia, il movimento dei mercati? Il punto fondamentale non è cosa farà il mercato domani, ma cosa faremo noi risparmiatori per mantenere il controllo delle nostre emozioni e, soprattutto, mantenere fede ai nostri progetti di investimento, l’unica vera ricetta per raggiungere i traguardi desiderati. Impariamo a controllare le nostre emozioni ed impareremo ad investire. Forse meglio chiedere ad un consulente, siete d’accordo?
“Tutti hanno l’intelligenza per fare soldi con le azioni. Non tutti hanno lo stomaco.”
Peter Lynch
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