Le previsioni: come mai qualcuno ancora ci crede?

Ad inizio anno, le più note banche d’affari pubblicavano le loro previsioni sull’andamento dello S&P500 a fine 2024. Previsioni puntualmente disattese: negli ultimi 3 anni, hanno sbagliato quasi tutte. Oggi, a conclusione del primo semestre, rivedono le loro previsioni…con nuove previsioni!!! Come mai, nonostante nessuno sia in grado di prevedere il (mercato) futuro, continuano a fare previsioni? Semplice: è dimostrato che previsioni e, conseguenti titoloni di giornali e, di siti web specializzati, spingono gli investitori a muovere i soldi di una vita intera, della propria famiglia, dietro queste illusioni. Ricerchiamo così l’eccitazione tipica di un investimento brillante per conseguire risultati immediati (addio pazienza), da poter raccontare a cena agli amici. Modifichiamo persino il nostro atteggiamento nei confronti del rischio, aumentandolo esponenzialmente allorché previsioni e, andamento di mercato, sembrano favorevoli.

Raccontare di aver interpretato inflazione, tassi, crisi, guerre, pandemie e, aver investito in Nvidia, che ha aggiornato i massimi di prezzo o, in quella eccezionale meme stock, è più intrigante che raccontare del nostro pac, sottoscritto 20 anni prima ed averlo dimenticato, salvo poi accorgersi della sua crescita esponenziale. O, parlare di lungo periodo e, di ribilanciamenti di portafoglio secondo logiche di diversificazione efficiente, uniche vere leve di un investimento performante. Non è sicuramente un argomento avvincente.

Solo che argomenti avvincenti, previsioni, titoloni di giornale e, frenesia degli investimenti, ci allontanano dalle cose davvero importanti.

Nessuno sembra infatti preoccupato per il rischio legato alla nostra persona, ad esempio. Sei unico o, il principale portatore di reddito e, a causa di un incidente, non torni a casa o, ci torni, ma non sei più in grado di produrre reddito: per i tuoi figli, il problema sarà l’eccitazione di un investimento o, qualcos’altro?
Sei un grande imprenditore, grande professionista, lavori come un treno, non ti ferma nessuno: ti sei mai chiesto quanto rischio patrimoniale comporta il tuo lavoro? Come mai non vedi il rischio legato alla tua attività?

Se succede quel famoso imprevisto che può capitare a chiunque, che si chiami errore, distrazione, causa legale, covid, crisi o sfiga e, tutto quello che hai creato può veramente bruciare in un attimo, per te e la tua famiglia, il problema è modificare continuamente il tuo portafoglio titoli sulla base di questa o quella previsione o, qualcos’altro?

E, come mai non siamo preoccupati per il nostro futuro pensionistico, dati i noti problemi del nostro sistema pensionistico?

Come mai non adottiamo strategie idonee a tutelare il rischio successorio? Se attraversando la strada sbattiamo la testa e, ci rimaniamo secchi, tra azienda incontrollata, comproprietà immobiliari, duplicazioni d’imposte, liti e quant’altro, per la tua famiglia, per le persone a cui tieni di più, il problema sarà l’argomento eccitante alla cena di amici o, qualcos’altro?

Domandiamoci: il vero rischio è mancare la previsione o, il titolone del giornale o, tutto quello che non ti viene detto?
Forse meglio parlarne con un consulente, non credete?

Published by

Avatar di Sconosciuto

antonio bellecci

Sono un architetto delle scelte La mia mission: scoprire il tuo perché

Lascia un commento