Prudenza: fa rima con diversificazione

Nelle scorse settimane due notizie hanno tenuto banco: 

  • Warren Buffett, liquidità ai massimi: allarme ! !
  • Lunedi la borsa di Tokyo chiude con un ribasso del -12%: bufera sui mercati finanziari, crollo, bla bla bla

Notizie che possono causare qualche magone ai risparmiatori, se non interpretate correttamente. Il coinvolgimento emotivo e psicologico è comprensibile. Siamo umani, non dei computer. Proviamo emozioni!

Analizziamo meglio i fatti

  • Warren Buffett: la liquidità cui si riferiscono è pari al 25% del portafoglio, peraltro investita in obbligazioni americane. Il rimanente 75% è ben saldo sui mercati azionari. Avete letto bene, il 75%. Solo pochi giornali lo specificano. Gli altri gridano allarme. Come mai?
  • Martedì la borsa di Tokyo, scesa il lunedì per elementi tecnici*, è cresciuta del + 10% e, così via nei giorni successivi, recuperando la correzione di lunedì. Eppure, nessun giornale ha titolato “incredibile rimbalzo”. Come mai?

Modalità di comunicazione differenti, a seconda dei casi. Fateci caso

E, se è vero che sui mercati finanziari i migliori affari si fanno comprando quando tutto scende, come mai nessuno titola “i mercati scendono: approfittatene per comprare a sconto”.

Non sono stati nemmeno i dati economici americani più deboli delle attese la causa della correzione delle 7 sorelle, cioè di quelle mega cap del settore tech ed AI –  Apple, Alphabet, Meta, Microsoft, Netflix, Nvidia, Tesla –che avevano avuto crescite ben superiori ai valori di bilancio: una speculazione vera e propria “compriamo perché salgono”, dimenticando quanto sia fondamentale la diversificazione: il mondo tech “volava” mentre altri settori, benché in salute, stentavano; cosa che non piace agli investitori, notoriamente impazienti cui non è chiaro che è il mercato a fare le performance, nel tempo: non l’azione del momento o, il titolo di giornale.

Il mercato in tutte le sue componenti: solo una efficiente diversificazione può consentire ai miei risparmi di non essere tutti esposti alla pioggia, ma di stare contemporaneamente e, comodamente anche al sole.

Ed ecco che prudenza si traduce proprio in diversificazione

Avrete notato che scrivo mercati, in quanto la volatilità riguarda sia le azioni che le obbligazioni, ritenute spesso e, a torto, esenti da volatilità.

I mercati sono volatili per definizione e, soprattutto, i mercati fanno i mercati. Noi abituiamoci a fare gli investitori, con razionalità e consapevolezza e, strategie ben chiare di cosa vogliamo ottenere con i nostri risparmi: che si chiami progetto pensionistico, istruzione figli, ricapitalizzazione azienda, pianificazione successoria, casa, …

Adottiamo regole semplici e basilari – tempo, mercati, diversificazione, rischio – troppo spesso dimenticati, per quella impazienza che ci spinge a volere ottenere subito il risultato pieno.

Agosto e settembre sono mesi notoriamente volatili e, storicamente vedono qualche correzione. Lasciamo da parte i titoloni e, tutte le previsioni dei guru finanziari, che gridano sempre “allarme” e, mai “riscossa”. Solo i bugiardi acquistano ai minimi e, vendono ai massimi. Manteniamo la barra dritta verso i nostri progetti.

E, ricordiamo che “i mercati servono a trasferire ricchezza dagli impazienti ai pazienti”.

Meglio parlare con un consulente, non credete?

*rappresentato dai flussi in chiusura di posizioni rischiose finanziate in yen, dopo che la banca centrale giapponese ha alzato i tassi di interesse e comunicato l’intenzione di proseguire nel percorso di rialzo

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antonio bellecci

Sono un architetto delle scelte La mia mission: scoprire il tuo perché

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